Riserve d’acqua

La mancanza d’acqua nelle zone dove la pluviometria è insufficiente o mal ripartita nell’ arco dell’anno è una delle caratteristiche più diffuse al mondo, per non parlare dell’aumento della desertificazione dovuta ai cambiamenti climatici.

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Il problema dell’accumulo dell’acqua in vasi artificiali è stato sempre molto sentito sopratutto dalle popolazioni agricole.
Con l’avvento dei mezzi meccanici,  la realizzazione delle riserve idriche è stata più facile e si è sviluppata un po’ ovunque.
Oggi tale cultura è ben impostata, ma non ancora perfezionata sulle conoscenze tecniche relative alle migliori soluzioni di realizzo.

Geologia, idrologia e fabbisogno idrico della zona

Conoscenza del tipo di terreno.
Studio delle carte geologiche e degli strati superficiali concernenti il posto in esame o posti similari.

Caratteristiche meccaniche del terreno.
Si preleveranno dei campioni del terreno che sarà interessato dello scavo.
Le caratteristiche meccaniche sono indispensabili per:
·              Definire la geometria del posto.
·              Calcolare gli assestamenti previsti sotto il carico idraulico.
·              Calcolare le pendenze delle sponde ed i volumi di movimento terra.

Indagine della zona.
Una Piccola indagine della zona, da un punto di vista geomorfologico, diretta a sondare i rischi di fessurazione e l’esistenza di possibili scoscendimenti di zone instabili, è sufficiente a stabilire se necessita o no uno studio geotecnico approfondito.

Indagine sul regime delle acque.Dovrà elaborarsi, per l’importanza di questo dato, uno studio dell’apporto e della domanda di acqua, dove si dovrà tener conto:

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Apporto a regime, che normalmente si ottiene in base a studi idrogeologici della zona, oppure per stima degli alvei naturali di alimentazione.

Scelta del sito

Il luogo di nascita di un bacino è determinato dagli elementi sotto elencati:

  • Accessibilità
  • Vicinanza alla zona d’impiego
  • Costo del terreno
  • Qualità del terreno: per questo elemento si richiede uno studio più approfondito, infatti la qualità è quella che determina una corretta ed economica compattazione. Un approfondimento geologico può determinare questo ed altri essenziali dati tecnici, tra cui presenza di materiale roccioso che ostacoli il movimento terra, possibili falde d’infiltrazione che richiedono un trattamento di drenaggio, ecc..
  •  Dati climatici tra cui:
  1.               Orientamento bacino.
  2.               Direzione dei venti predominanti (effetto moto ondoso).
  3.               Esposizione, causa principale d’evaporazione.
  4.               Regime delle piogge.
  5.               Temperature ed altitudini.
  6.               Rischi sismici.

Dati:
1) per usi non agricoli: popolazione, fattorie, ecc…
2) per usi agricoli: superficie da irrigare, coltivazioni esistenti e future, stagionalità, richiesta delle coltivazioni mese per mese, efficienza nell’uso dell’acqua di irrigazione, richieste supplementari (per esempio problemi di salinità).
·        Evaporazione alla superficie del bacino.

Una volta elaborati i vari punti si determinerà:
·        La localizzazione del bacino.
·        La Capacità.
·        La Geometria.
.        La lunghezza dei condotti necessari.

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